Programma della disciplina: Metodologia della progettazione [T] A.A. 2023-24


Disciplina: Metodologia della progettazione [T] A.A. 2023-24
Docente: Gerardo, De Pasquale
E-mail: gerardo.depasquale@albertina.academy
Livello: triennio
Piani di studio di riferimento: pai
Area disciplinare:

ABPR15

Settore scientifico disciplinare:

Metodologia della progettazione

Descrizione corso:

Metodologia della progettazione, ovvero: metafisica della forma, ben oltre la progettazione quale scienza esatta. Già di ampia etimologia i significati e significanti decodificabili dalla parola “forma”, non di esclusiva semantica, offrono possibilità d’indagine e ricerca non solo nella qualità oggettiva wittgensteiniana (Satzform) o psicologica della rappresentazione (Gestalttheorie) ma eterogeneamente accumulabili in una possibile e metaforica definizione come di una trilogia: filosofica-estetica-antropologica. Le speculazioni e concretizzazioni sul piano reale fenomenico ed il piano linguistico delle cose saranno, appunto, indivisibili ed essenziali. Un equilibrato approccio che determinerà una meta-regola che va ben oltre, appunto, una ‘improbabile’ metodologia assoluta; che nei fatti non esiste. Semmai è l’assenza fenomenologica che può indurre ad errori metodologici.
Esiste, invece, l’esperienza, primariamente empirica del saper vedere più che guardare.
I costrutti mentali, le idee (come usava dire Platone: qui, nella mia scuola, non si entra se non si è costruttori) che introducono alla parola anima (animos: vento, il respiro della terra) e (scienza), come sapere universale per tutti che generano quell’ideale dualismo antropologico: corpo e anima.
Così come la dematerializzazione informatica deve essere ri-compresa quale forma originata dai materiali e manufatti fisici. L’accettazione deve esserci, deve accadere! L’uno non esclude l’altro, ed ognuno può generare l’altro. L’esperienza empirica e fisica può, oggi più che mai, far riprodurre in forma virtualizzata ed incrementale l’esperienza aumentata di migliore comprensione di ciò che è fisico, plastico, esistente.
La declaratoria ministeriale del settore disciplinare di Metodologia della progettazione è fra le più interessanti ed esaustive: « I contenuti artistico-disciplinari e scientifici del settore riguardano gli strumenti per la conoscenza del significato della forma, intesa come base teorica per lo sviluppo di una corretta metodologia progettuale. Il settore comprende sia la formazione, costruzione, rappresentazione dell’immagine – passaggi necessari al compimento di un progetto – sia l’organizzazione dei dati e delle materie che si dispongono a formare uno spazio. L’analisi si estende al rapporto tra l’opera compiuta ed i procedimenti e le strategie per realizzarla, per capire, nella sintesi dell’oggetto artistico compiuto, al di là delle collocazioni temporali e stilistiche, le correlazioni tra progetto, spazio, immagine, struttura, tecnologia, qualità spaziali e relazioni formali. », nei fatti dello sviluppo fenomenico, una possibilità infinita dei processi tesi alla produzione espressiva.
È da queste premesse che si delineano gli obiettivi del corso di Metodologia della Progettazione, disciplina per definizione trans-mediale non sintetizzabile in un solo ambito testuale. è nella sua accezione più aulica e densa di significato partendo dalla conoscenza per renderlo identificabile nell’indifferenziato continuum spaziale e temporale. In tal senso gli ambiti saranno i più diversi, da quelli retorici o solo iconici, grafici, multimediali e simbolici.
Il graphic designer è il progettista della comunicazione visiva che si sa muovere a suo agio, grazie agli opportuni strumenti acquisiti nella formazione, in un territorio ampio e multiforme, che spazia dalla grafica tradizionale alle nuove frontiere dei media digitali sposando mestieri tradizionali e nuove tecnologie espressive, con riferimento anche all’iconografia e all’iconologia dei segni. Sa decifrare la componente estetica in ciò che lo circonda, è un cultore d’arte. È un creativo che impiega la tecnica acquisita con l’analisi e consapevolezza di tutto ciò che è visivo nella comunicazione: dal packaging alla grafica di un film, di un sito web, dal logo di un nuovo prodotto al design di un marchio sino alla sintesi della produzione video, dell’audiovisivo, dell’installazione, la performance, lo sperimentale. Al termine del corso lo studente dovrà aver acquisito nuove e innovative modalità comunicative per raggiungere potenziali fruitori attraverso un segno autentico.
Si integreranno le progettualità in relazione della componente topologica contemporanea dei luoghi, dei non-luoghi, dei luoghi eterotopi ed eterocroni. Partendo dall’esegesi del termine progetto (Entwurf) saranno affrontati i significati delle categorie concettuali connesse alla koinè contemporanea dello spazio digitale, puntando anche sui contenuti culturali utili a riempire lo spazio reale o virtuale.
L’ipotesi di lavoro, successiva alla preliminare fase teorica, si basa sulla scelta da parte dello studente di un tema da sviluppare approfondendo le tematiche necessarie alla sua configurazione o rimodulazione grafico-visiva. Si procederà, quindi alla progettazione ex-novo o alla sua riprogettazione qualificata, sia nell’ambito identitario sia in quello della comunicazione: questo, previo riconoscimento della sua criticità e con l’utilizzo del linguaggio artistico multimediale coerente con gli interessi personali dello studente, significativi per la capacità di riconoscerne lo zeitgeist che ne hanno indirizzato e caratterizzato le scelte.
Il singolo studente sarà guidato nel realizzare un autentico progetto individuale, o anche di gruppo su progettualità estremamente complesse e articolate, su eterogenee tracce del programma di ricerca, con totale libertà espressiva, sia nella proposta materica e linguistica che nella parte tecnico-creativa, che esaltino l’aspetto peculiare e personale riconducente ad una consapevolezza di una propria weltanschauung. [propr. «visione, intuizione (Anschauung) del mondo (Welt)»]. Una propria concezione della vita esplicitamente o implicitamente espressa nella propria opera.

Bibliografia:

Bibliografia:
Dispense in itinere fornite dal docente*

Bibliografia consigliata:
ARNHEIM, R., Arte e percezione visiva, Milano, Feltrinelli, 1962.
BOULEZ, P., Il paese fertile. Paul Klee e la musica, Milano, Abscondita, 2004.
DORFLES, G., Arte e comunicazione, Milano, Mondadori Electa, 2009.
DREYER, C. T., Cinque film, Torino, Einaudi, 1967.
EJZENSTEJN, S. M., Teoria generale del montaggio, Padova, Marsilio, 1985.
LE CORBUSIER, Le Poème Electronique, Editions de Minuit, Paris 1976.
MURRAY SCHAFER, R., Educazione al suono – 100 esercizi per ascoltare e produrre il suono, Ricordi, Milano, 1998.
MURRAY SCHAFER, R., Il paesaggio sonoro, Ricordi Lim, Milano, 1985.
JANKÉLÉVITCH, V., La musica e l’ineffabile, Milano, Bompiani, 1998.
KANDINSKY, W., Lo spirituale nell’arte, Milano, Bompiani, 1989.
KANDINSKY, W., Punto, linea, superficie, Milano, Biblioteca Adelphi, 1968.
MUNARI B., Design e comunicazione visiva, Laterza, Bari 1972.
NATTIEZ, J.-J., Il discorso musicale. Per una semiologia della musica, Torino, Einaudi, 1987.
NATTIEZ, J.-J., Pierre Boulez e John Cage, corrispondenza e documenti, Milano, Archinto, 2006.
PASOLINI, P.P., Empirismo eretico, Milano, Garzanti, 1972.
PASOLINI, P.P., Figuratività e figurazione, Roma, Ed. Carte Segrete, 1992
PIANA, G., I problemi della fenomenologia, seconda ed. a cura di V. Costa, Mondadori, 2000.
PORTER T., GOODMAN S., Manuale di Tecniche Grafiche Vol. 1, 2,3. Edizioni Clup1984.
POUSSEUR, H. (a cura di), La musica elettronica, Milano, Feltrinelli, 1976.
RAGGHIANTI, C. L., Un uomo un universo. Antologia degli scritti, Firenze, 2000.
SCHNEIDER M., Pietre che cantano: studi sul ritmo di tre chiostri catalani di stile romanico, Milano, Archè, 1976.
SERRA. C., La rappresentazione fra paesaggio sonoro e spazio musicale, Milano, CUEM, 2005.
STEINER A., il mestiere di grafico, Einaudi,1978.
XENAKIS, I., Universi del suono. Scritti e interventi 1955-1994, Milano, Universal Music MGB, 2003.

N.B.: Su richiesta il docente fornirà ulteriore elenco di libri consigliati.

Orari

Primo semestre

Mercoledì: 10:30 - 14:00

Secondo semestre

Mercoledì: 10:30 - 14:00

Orario di ricevimento:

Su appuntamento scrivendo al docente: gerardo.depasquale@albertina.academy

Previsti esoneri: No
Previste revisioni: No
Altre informazioni:

Il corso è anche di carattere laboratoriale, pertanto il laboratorio e correlate progettazioni sono a frequenza obbligatoria e prevedono obbligatoriamente firma su REGISTRO PRESENZE del docente (per le lezioni in presenza).
È vivamente consigliato un minimo di materiali personali per la produzione dei propri ‘manufatti’ digitali:
1. Una Pen-drive o Hard Disk personale USB*.
2. Macchina fotografica digitale o Smartphone camera.
3. Quaderno appunti e/o da disegno, o per grafici.
4. Matite in grafite, pastelli colorati, ecc.
*L’importanza di avere uno storage personale esterno (Pen-drive o Hard Disk) è di fondamentale importanza. Tutti i progetti sviluppati e realizzati durante la parte laboratoriale dell’intero corso devono essere salvati in un proprio archivio e condivisi con il docente. Questi saranno fondamentali per l’acquisizione dei propri crediti formativi.
N.B.: ogni file eventualmente salvato su storage personale (non Google Drive), e consegnato direttamente al docente, deve rispettare la seguente nomenclatura: Cognome_Nome_data.estensionefile es.: Rossi_Mario_16_12_2023.pdf
In didattica interattiva (DI): il docente predispone cartelle personali per ogni singolo studente (con funzionalità cloud computing personale) su Google Drive della piattaforma Google Workspace dell’Accademia Albertina.
L’accesso alla cartella personale Drive sarà possibile esclusivamente con account personale Google Workspace dell’Accademia Albertina di Belle Arti (matricola@albertina.academy).
Software suggeriti (lista parziale):
• Adobe InDesign
• Adobe Illustrator
• Adobe Photoshop
• Adobe Lightroom
• Adobe Premiere Pro
• Adobe After Effects
• Adobe Audition
• Adobe Media Encoder
N.B.: non è assolutamente fatto divieto l’utilizzo di software creativi diversi da quelli elencati, purché installati ed utilizzati su computer personale dello studente.

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