Venerdì 4 novembre ore 9:30 aula C34
Il corso ha l’obiettivo di sviluppare le possibili e differenti potenzialità creative a partire dall’utilizzo del linguaggio cinematografico con particolare attenzione al montaggio, all’uso creativo dei materiali di repertorio e alle nuove narrazioni visive.
Attraverso il linguaggio cinematografico appunto, il corso vuole stimolare sguardi inediti nel tentativo di trovare nuovi percorsi di narrazione e di lettura del presente.
Partendo dal codice innovativo per la combinazione visiva che era il montaggio stesso di Blob, si forniranno strumenti per educarsi o rieducarsi ad attivare uno sguardo capace di elaborare e sfruttare i minimi segni rilevatori delle immagini, quei segni rilevatori, cioè, che collegano film, pubblicità, reportage, video arte, format Tv e web, e a ricostruirne la sintassi in una nuova narrazione originale.
In questo senso, si attiverà un vero e proprio modo di fare-guardare. Dalla polverizzazione cioè delle immagini fino alla loro simultaneità in associazioni più o meno libere… frammenti di narrazioni che circolano più o meno consapevolmente come costanti ideali che generazioni diverse e lontane possono riconoscere come proprie. Così che dietro ogni racconto c’è il ricordo di un altro racconto che svanisce per ricomparire in un altro racconto.
E dunque, attraverso il concetto di visibile – il visibile di un’epoca è ciò che appare rappresentabile in quella data epoca – e quello di profilmico – tutto ciò che si mette davanti all’obiettivo o davanti cui si mette l’obiettivo per riprendere – si comprenderà che l’arte del vedere punta sull’invisibile, su ciò che collega la traccia visibile alla cosa invisibile.
Il corso ha una struttura modulare che si svolgerà come montaggio parallelo attraverso i seguenti item:
Storia e teoria del linguaggio cinematografico, teorie della comunicazione e codici del racconto. Pensare immagini. Lo sguardo. L’inquadratura e la scena del quotidiano, lo spettacolo della realtà e la realtà come spettacolo. Il visibile, dalle immagini al linguaggio delle immagini. Leggere e scrivere immagini.
In questo modulo saranno analizzate alcune classiche soluzioni di ripresa e di montaggio per stimolare e veicolare la riflessione personale a un’analisi critica dei prodotti audiovisivi, attraverso percorsi guidati di lettura, interpretazione e rielaborazione di film, spot, trailer, etc.
Teoria e tecnica del montaggio come luogo metaforico e di elaborazione tecnica dove si incrociano esperienze artistiche, musicali e visive.
In questo modulo gli studenti saranno introdotti alle tecniche del montaggio audiovisivo digitale e all’uso creativo del repertorio. Come recuperare frammenti di varia origine a più sensi possibili attivando un modo di vedere che è tecnica di invenzione e di riappropriazione.
Elementi di visual storytelling. Società dello Spettacolo, Civiltà dell’Immagine. La cultura che riceviamo attraverso i media è ormai una cultura essenzialmente audiovisiva. La cultura attraverso cui continuiamo a esprimerci ha invece ancora forma e carattere verbale. Della lingua scritta e parlata studiamo infatti a scuola grammatica, sintassi e retorica, mentre rispetto al linguaggio audiovisivo si è perlopiù distrattamente autodidatti.
Così che un momento speciale finisce per essere uguale all’infinità di momenti speciali spalmati sul web. Ricordi virtualmente sostituiti dai propri archetipi. Occorre dunque imparare a selezionare. A tradurre una visione (un’emozione, una serie di emozioni) in un processo visuale, in una narrazione.
Naturalmente, oltre a un supporto teorico, alla visione guidata e all’analisi di materiali audiovisivi e a un’introduzione tecnica alla scrittura, alla ripresa e al montaggio digitale, ogni incontro comprenderà un tempo di comunicazione e uno di verifica per stimolare riflessione personale e analisi critica.
Si tenderà, cioè, a un approccio personalizzato per valorizzare immaginario, talento e capacità di ogni singolo iscritto stimolando e veicolando la riflessione personale a un’analisi critica dei media e dei prodotti audiovisivi attraverso percorsi guidati di lettura, interpretazione e rielaborazione.
Modalità funzionale del corso sarà infatti quella propria di una redazione operativa dove i partecipanti si porranno come “comunità” e come produttori di discorso, lavorando sulla fitta trama di scambi tra vita reale e rappresentazioni immaginali, per sperimentare e produrre nuove forme di comunicazione e di racconto.
Assieme, si lavorerà all’ideazione e alla realizzazione di un oggetto di comunicazione crossmediale partendo da un tema che sarà condiviso nel primo incontro.