Programma della disciplina: Teatro della Festa [T] A.A. 2022-23
Disciplina: | Teatro della Festa [T] A.A. 2022-23 |
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Docente: | Enzo, Mologni |
E-mail: | enzo.mologni@albertina.academy |
Livello: | triennio |
Piani di studio di riferimento: | scenografia |
Area disciplinare: |
Progettazione e Arti Applicate |
Settore scientifico disciplinare: |
ABPR22 – Teatro della Festa |
Descrizione corso: |
‘Feste’ e ‘Spettacoli’ sono due forme di divertimento ma possono essere considerate la stessa cosa? Ci sono analogie tra chi si diverte follemente in un corteo carnevalesco e chi è ipnotizzato dal numero di un circo? Nel primo caso ci si scatena nell’altro si rimane attoniti. Due punti di vista diversi ma con un comune coinvolgimento emozionale, trasversale alle classi sociali. Non esiste criterio che permetta di tracciare un limite tra le feste cosiddette ‘popolari’ e quelle di una ristretta cerchia intellettuale o sociale, anche perché quest’ultimi eventi hanno conquistato un grandissimo consenso. Certo è che a livellare i cosiddetti ceti sia feste che spettacoli condividono un fine contrario alla monotonia della vita di tutti i giorni. Ma il fatto che le feste siano manifestazioni divertenti non devono far pensare siano superficiali. Al contrario, affondano le radici nel terreno economico e sociale in cui sono nate e proprio per questo è interessante studiarne l’evoluzione nel corso del tempo: dall’essere un insieme di ingenuità, malizie e aspirazioni al meraviglioso (condito con un acutissimo gusto della satira) al divenire vere macchine organizzative ludico-artistiche, più o meno rispettose della tradizione ma non così celatamente commerciali. Il progetto pratico prevede lo studio di uno spettacolo di teatro itinerante che dialoghi con il territorio e le location prese in oggetto. La città è una grande scena urbana che sorge ai lati di strade palcoscenico, senza boccascena e apparati meccanici. La città è una scenografia praticabile da abitare, vivere, contemplare… ma non nasce per essere teatro. È essenziale non tradire ciò che l’ambiente urbano offre, nel bene e nel male, non piegarlo forzatamente alle regole teatrali. Rispettare la città significa indagarla osservandola in silenzio, scegliere luoghi coerenti, accettare luci ed ombre dello spazio luminoso notturno e il rumore tridimensionale e invasivo di quello sonoro. Solo allora si trova il punto giusto, quello dello spettatore che congiunge l’architettura al racconto teatrale. L’ambiente naturale invece ribalta quasi del tutto le logiche di quello urbano ma propone altre difficoltà legate alla logistica organizzativa, ma anche alla profonda attenzione ecologica che porta a scelte più contemplative e spirituali. |
Bibliografia: |
Auget R., “Feste e spettacoli popolari”, Rizzoli. |
Orari |
Secondo semestre Giovedì: 09:30 - 13:00, 14:00 - 18:00 |
Orario di ricevimento: |
Si riceve nei giorni del corso in presenza o in remoto in altri giorni, sempre su appuntamento. |
Previsti esoneri: | No |
Previste revisioni: | Sì |
Informazioni revisioni: |
Le revisioni del progetto pratico saranno programmate e indicate durante il corso. Sono previste revisioni online in casi particolari. |
Altre informazioni: |
Le parti principali dei libri in bibliografia (la cui lettura resta consigliata) saranno trattate nelle lezioni teoriche. L’esame consiste nella presentazione del proprio progetto pratico, nelle cui scelte artistiche ideative e progettuali riscontrare la conoscenza degli aspetti trattati nelle lezioni teoriche. |